Anniversario 600 anni consacrazione della chiesa di Endenna

600 anni dalla consacrazione della chiesa di Endenna

Evento di apertura dell'anno 2024, che celebrerà con diverse iniziative la riccorrenza dei 600 anni dalla consacrazione dell'attuale chiesa di Santa Maria Assunta in Endenna
(1424-2024)

Gli organizzatori dell’evento

Il nostro gruppo “Cultura in rete” è sorto nel 2023 in occasione dell’evento organizzato dalle parrocchie di Zogno per la settimana della cultura promossa dalla diocesi di Bergamo nell’anno di Bergamo-Brescia capitali della cultura.

Il nostro obiettivo è quello di promuovere arte, storia e cultura delle comunità di Zogno e dintorni facendo rete fra tutti gli operatori e associazioni esperte in questi campi e trasmetterle al pubblico attraverso una serie di iniziative culturali che spazieranno da tour guidati a video documentari, fino a serate culturali.

 Il 9 febbraio sarà la prima, quella introduttiva, di una serie di iniziative atte a commemorare i 600 anni della consacrazione della chiesa di santa Maria Assunta di Endenna (1424-2024), seguita da una serie di eventi focalizzati su tre specifici argomenti: l’architettura della chiesa nel tempo con la sua storia, le opere artistiche presenti, gli oggetti sacri e le reliquie di antica data.

Il programma sarà ancora da definire nelle date e sarà promosso attraverso eventi specifici con tour guidati, video documentari realizzati dal gruppo e serate culturali.

Programma dell’evento

Roberto Fustinoni, illustratore e moderatore, introdurrà il nostro gruppo “Cultura in rete” durante la serata del 9 febbraio.

Anne Marie Chiesa, archivista, presenterà in sintesi il percorso storico della nostra chiesa.

Don Mauro Bassanelli, il nostro parroco, spiegherà dettagliatamente e appassionatamente il rituale di consacrazione della chiesa.

Inoltre, verrà proiettato un breve documentario promozionale per accompagnare l’emozionante celebrazione del nostro anniversario di 600 anni.

Gianandrea Rota, docente, ci fornirà informazioni storiche sul nostro affascinante messale in pergamena del XIV secolo.

Tarcisio Bottani, il presidente del centro culturale Valle Brembana, ci illustrerà il collegamento storico tra la nostra chiesa e il priorato di Pontida.

A seguire, Giuseppe Pesenti, un valente esperto di storia locale, ci darà una visione dettagliata dell’architettura trecentesca della chiesa.

E infine, Dario Cornolti, un dirigente d’azienda con una passione per la cultura, chiuderà la serata con una sua personale analisi sul ruolo della cultura nella società contemporanea.

ASDBg, Fondo del Capitolo della Cattedrale, pergamena n. 200 F 1r.

BREVI NOTE STORICHE 

La Chiesa Parrocchiale di Endenna, dedicata a Santa Maria Assunta, è un piccolo gioiello storico che ha radici profonde nel passato. La sua storia è un intricato mosaico di consacrazioni, trasformazioni architettoniche, affreschi di pregio e opere d’arte che testimoniano la devozione e la creatività dei secoli trascorsi.

Fondazione e Prima Consacrazione

L’origine della Chiesa di Endenna risale al lontano 1022 o forse anche prima, secondo le annotazioni di don Bonesi. Tuttavia, è menzionata ufficialmente come chiesa per la prima volta in una bolla di papa Urbano III del 1186. A quel tempo, doveva essere poco più di una “cappella”, dedicata a Santa Maria, e la sua prima consacrazione avvenne qualche anno prima del 1160, come indicato dalla pergamena 200 del Capitolo della Cattedrale.

Consolidamento e Seconda Consacrazione

La Chiesa subì una trasformazione significativa nel corso dei secoli. Da una modesta cappella, si evolse in una struttura di stile romanico e poi gotico lombardo. La seconda consacrazione, avvenuta il 17.08.1424, sottolinea la crescita e la trasformazione architettonica della chiesa. Tuttavia, una annotazione su un antico messale del XIV secolo induce a pensare che la data esatta potrebbe essere un’altra, suggerendo una storia ricca, complessa e ancora misteriosa.

Evoluzione Architettonica

Disegni accurati (sulla base di rilievi architettonici) consentono di visualizzare la trasformazione della Chiesa nel 1400 e il progetto dell’architetto Berlendis che la convertì da gotica a neoclassica. Un disegno del 1942, raffigurante l’ampliamento della sagrestia, rivela ulteriori adattamenti nel corso del tempo. La facciata stessa fu rifatta nel 1908, evidenziando l’attenzione costante alla manutenzione e al miglioramento della struttura.

Tesori Artistici: Affreschi e Fonte battesimale

La Chiesa di Endenna fu arricchita da affreschi quattrocenteschi di grande pregio. Antonio Baschenis di Averara vi contribuì nel 1459, mentre Jacopino degli Scipioni, nel 1515, creò 18 affreschi, tra cui 14 sulla passione più altri 4 aventi per soggetto l’Assunzione, l’Ascensione, l’Annunciazione e Gesù assiso in cielo tra gli angeli. Di questi affreschi, preziosi testimoni dell’arte sacra dell’epoca, rimangono purtroppo pochissime tracce.

Il battistero o il fonte battesimale, unito alla chiesa durante la seconda o terza costruzione, sono descritti negli atti della Visita Pastorale di Carlo Borromeo. Questo elemento architettonico aggiunge un significato spirituale alla Chiesa di Endenna.

Opere d’arte e Manuale

Tra le opere conservate nella Chiesa, spiccano S. Bernardino da Siena, attribuito a Giovanni Antonio da Pesaro, e la statua dell’Immacolata di Grazioso Fantoni, proveniente dal Convento di Romacolo. La formella in alabastro dei re Magi, databile al XIII/XIV secolo, è menzionata come un manufatto prezioso e armonioso, anche se il suo autore e la provenienza rimangono avvolti nel mistero.

L’Archivio parrocchiale di Endenna conserva tra i suoi documenti e le sue testimonianze storiche un artistico Messale, databile attorno al 1350 (da relazione di Veronica Vitali dell’archivio storico diocesano) che oltre alla liturgia, contiene anche note di vita civile.

In conclusione, la Chiesa Parrocchiale di Endenna è più di un edificio religioso; è un viaggio nel tempo attraverso le sfide, le trasformazioni e le espressioni artistiche di chi ha contribuito a plasmarla nei secoli. La sua storia continua a suscitare ammirazione e ad alimentare la spiritualità di coloro che la visitano.